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OCCHIO DI BUE
Festival di idee creative e proteine della Bassa Brescina.

 

57 gli eventi seminati nel territorio di Verolanuova tra aperitivi letterari, cerimonie orientali e degustazioni unite al piacere del teatro.

 

Per ogni musicante il secondo album è quello più difficile, per gli sportivi confermare un risultato è tanto arduo quanto raggiungerlo. Confermare e consolidare il successo ottenuto con la prima edizione targata 2011 è anche l’obiettivo dichiarato di Occhio di Bue 2012, Festival di idee creative che coinvolgerà per il secondo anno consecutivo la Bassa Bresciana, dal 13 al 29 settembre e sempre a Verolanuova, lo stage scelto dal Direttore Artistico Pietro Arrigoni per la messa in scena di questo suo giovane progetto.

 

Il contenitore di idee confezionato dal gruppo di giovani volontari che compone lo staff di OdB sta per essere nuovamente scoperchiato. I capisaldi  del progetto (sposato, supportato, sorretto e alimentato dall’Amministrazione Comunale verolese) rimangono gli stessi: originalità e varietà dell’offerta.

 

Perciò, per rimanere fedeli a questi principi, è stato necessario cambiare, puntare l’obiettivo verso nuove direzioni, cercando nuovi legami con tutto ciò che è Arte e Creatività.

 

«La crisi può diventare una grande opportunità – spiega il direttore artistico Pietro Arrigoni – Il perdurare della crisi porta necessariamente a un livello di creatività mai visto prima».

 

SPAZIO DEBUTTI – RETE DEI FESTIVAL ITALIANI – PROGETTO EUROPA – EDITORIA INDIPENDENTE – TEATRO – CORTOMETRAGGI – ARTE – SPAZIO GIOVANI E STUDENTI – MUSICA CAMMINATE E AMBIENTE- LABORATORI DIDATTICI PER LE SCUOLE – MOSTRE D’ARTE – FILOSOFIA- SCRITTORI MULTIMEDIALITA’ CIBO E CHEF ….E TANTO, TANTO ALTRO.

 

Per informazioni consulta il sito ufficiale della manifestazione :

www.occhiodibuefestival.it

“TEATRIDALSANGUECRUDELE – L’INQUIETO FASCINO DELLE FIABE”

 

PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE SOCIALE SU LUDOPATIA, FEMMINICIDIO E BULLISMO

 

 

Il presente progetto mira a sensibilizzare gli adulti e giovani adulti/adolescenti ed innalzare la consapevolezza su alcuni fenomeni di fragilità sociale devianti come la ludopatia, il femminicidio e il bullismo, nella speranza di contribuire in termini di prevenzione degli stessi. Le attività proposte vogliono supportare e integrare degli interventi che l’amministrazione comunale sta già portando avanti attraverso mezzi istituzionali. La scelta di sperimentare l’approccio narrativo sui fenomeni sociali precedentemente elencati, nasce dalla rilevanza di questi ultimi a livello nazionale e locale.

 

» Download PDF  ” Teatri dal sangue crudele “

NATALE NELLE PIEVI

 

Nove edizioni di “Natale nelle Pievi” a Brescia. Inaugurata nell’anno 2005, la rassegna “Natale nelle Pievi” è diventata un’importante occasione di scoperta e di valorizzazione territoriale e culturale, nonché delle eccellenze che hanno avuto modo di sbocciare e crescere nella Provincia di Brescia. Il pubblico ha potuto fruire del prezioso contributo di numerosi professionisti e amatori: cantautori e musicisti, cori e corpi bandistici, burattinai, attori e danzatori, editori, scrittori e poeti, guide turistiche, giornalisti, gastronomi e cuochi. Le rappresentazioni e gli appuntamenti culturali sono stati realizzati in alcuni dei siti religiosi e civici più particolari, intimi e suggestivi della Provincia Bresciana. Le prime sette edizioni si sono focalizzate sul tema del Sacro. La parola sacra è stata accolta in modo personalissimo da ogni visitatore: questi ha potuto vivere un’esperienza a stretto contatto con la propria interiorità.

LE PAROLE CON IL GESSETTO BIANCO

 

“ Scrivere il dolore che riporta al valore del vivere”

 

Dopo il notevole successo ottenuto con “Dico la mia” finanziato da Fondazione Comunità Bresciana con AmbienteParco e il Comune di Ome (BS) abbiamo deciso di proseguire con questo progetto proponendolo ai Comuni interessati ad ospitarlo. L’obiettivo è quello di porre l’attenzione nel produrre azioni site-specific nel tessuto urbano come provocazione e riflessione. L invito è rivolto a tutta la cittadinanza ad un’azione di scrittura collettiva sul marciapiede, la piazza, il cortile che si dà come rappresentazione di senso; la scrittura col gessetto può essere sfruttata per suggerire riflessioni ricche di emozioni nella mappatura della città soprattutto in questo tempo post quarantena forzata. Partendo da parole chiave legate alle tematiche attuali (i decessi durante il Covid-19 e la mancanza del rito funebre), possiamo raccontarci il nostro stare nella vita attuale con sguardo riflessivo.

 

»Download pdf

TESTIMONIANZE D’AZZARDO

 

Eventi teatrali di narrazione itinerante sull’azzardo al mercato rionale.

 

“INTOSSICATI D’AZZARDO”, un progetto di teatro sociale sorprendente per successo e spessore culturale.
Un progetto che ha ottenuto l’adesione in decine di Comuni che hanno aderito, ha evidenziato straordinarie potenzialità sia sotto il profilo strettamente artistico ma soprattutto per l’impatto sociale, educativo ed emotivo che è stato in grado di esprimere.
L’entusiasmo, la passione, la ricerca incessante di nuove forme di comunicazione, di nuovi linguaggi ha fatto nascere l’esigenza di portare al di fuori delle tavole del palcoscenico l’esperienza di “testimonianze/racconti” di ex giocatori d’azzardo fra le bancarelle del mercato per poterle condividere con il “mondo esterno”.

RUGBY – FANGO, FATICA E FORZA.

 

Monologo sulla nascita e successo della squadra di Rugby a Calvisano (BS)- 50 ANNI DI STORIA

 

Il Rugby Calvisano festeggia cinquant’anni di storia con un evento unico: una lettura teatrale in inglese interpretata da due studentesse irlandesi, Lauren Carroll e Liusaid Hopper.

 

In sole tre settimane, le due ragazze hanno lavorato a stretto contatto con l’ideatore e regista Pietro Arrigoni, dando vita a una rilettura speciale del Rugby Calvisano che andrà in scena sabato 22 febbraio alle ore 18 presso l’Auditorium BCC Agro Bresciano di Ghedi.

 

Grazie alla collaborazione tra la Cooperativa Mistral e un College di Dublino, le due studentesse irlandesi sono giunte in Italia tramite un progetto europeo e in brevissimo tempo si sono innamorate di Calvisano, la piccola cittadina della bassa bresciana che da anni domina il rugby nazionale.

 

Messa in scena di uno spettacolo teatrale come promozione fra i giovani, studenti e appassionati,  dei valori educativi e didattici del Rugby. La storia di un’ idea, di una volontà, di una generazione che ha saputo investire nel Rugby a Calvisano.Un riconoscimento a tutti quelli che hanno saputo e voluto credere in questo sport con determinazione e preparare le future generazioni a proseguire in questa affascinante avventura.

LA BELLEZZA DELLA LIS

Segni e parole

 

Lettura a due voci

 

IL GRIDO DEL GABBIANO

 

Rompere le barriere della comunicazione tra il mondo dei sordi e quello degli udenti e ci dimostra che le diversità sono il fondamento di una società, e non città sconosciute e isolate, città silenziose.

 

Nove mesi di vita e una diagnosi inequivocabile. La piccola Emmanuelle è sordomuta in forma grave. Si sforza di farsi capire, ma è in grado di emettere solo incomprensibili grida, come un uccello marino, un gabbiano che plana sull’oceano. Un muro invisibile la separa dagli altri, costringendola a d un isolamento profondo, punteggiato da momenti di terrore. La sola persona con cui riesce a comunicare è sua madre, con un linguaggio “ombelicale” fatto di mimica e gesti, un codice particolare, istintivo, segreto.

STR – Scuola Teatro Ragazzi

 

Il progetto nasce nel 2016 grazie alla possibilità di lavorare con gli Assessorati alla cultura dei Comuni che hanno avuto la sensibile intuizione di dedicare parte delle risorse finanziarie a favore dell’arte del teatro.

La Scuola di teatro per ragazzi è una comunità di apprendimento; una scuola di emozioni, non di aride nozioni.

Il mio compito è quello di attivare la loro attenzione e renderli protagonisti.

“Una responsabilità
Un impegno
Un pomeriggio a fare le prove, ragionare sulle scene, sul quello che non viene detto
A capire cosa è un personaggio
Non mi interessa una memoria del testo sciocca e cantilenante
Mi interessa il loro pensiero
La loro voglia di stupirsi
Del loro tempo dedicato al teatro…luogo finzione ma intriso di assoluta verità.
Chiedo ai ragazzi di non accontentarsi di volare per mangiare,
inseguire i pescherecci e raccattare qualche avanzo di pesce.
Voglio fargli capire che c’è qualcosa di più grande dentro di loro (come in ogni gabbiano):
il volo è finalizzato a scoprire le proprie potenzialità creative, a esprimere il senso della curiosità,
a innalzare se stessi oltre la mediocrità e le banalità di una vita noiosamente prevedibile e scontata.

Volare è aprire le ali per andare oltre!
Volare è innamorarsi ogni giorno del dono della vita.”

P.A.
www.strdipietroarrigoni.it